I campi estivi di Amnesty International partono dal presupposto che il volontariato non basta e che una settimana estiva non può che essere un primo passo. Un primo passo fondamentale per tornare a casa ed essere in grado di capire quando non ce la raccontano giusta, quando ci portano ad aver paura di qualcosa o di un gruppo di persone, quando è il caso di andare più a fondo di un evento, di una dinamica, ma soprattutto dei diritti, nostri, degli altri, di tutti.
I campi di Amnesty non sono campi di volontariato, non sono campi di lavoro, ma sono campi di esperienza e di attivazione. Qui ci si incontra, ci si conosce e si costruisce una comunità civile e cooperativa. Qui si fanno attività di scoperta degli stereotipi, pregiudizi e delle forme di discriminazione. Si discutono temi, con esperti dei vari settori, ma si parte sempre dal gruppo, da quello che pensa e si arriva sempre dove il gruppo può e vuole andare. Qui si ascolta, a volte qui si impara ad ascoltare. Qui si partecipa a tutto e non ci si annoia mai perché nessuno viene ad insegnare al campo, ma tutti, formatori compresi, vengono per condividere un’esperienza.
Così, ora dopo ora, giorno dopo giorno, qui si fa esperienza di cosa significa lottare contro l’indifferenza e l’anestesia dell’indignazione. E si impara come passare dall’indignazione all’azione e poi, una volta tornati a casa, cambiare la vita degli altri e, quindi, la propria. Qualcuno ci riesce davvero perché ai campi di Amnesty International non è tanto quello che si fa, ma quello che si diventa: lucidi, realisti e coraggiosi difensori dei diritti umani.
CONTATTI
Per informazioni scrivi a campi@amnesty.it o chiama a tel. 064490209 (dal lunedì al venerdì 10.00 – 17.00)